L’Europa è il primo produttore mondiale di energia eolica e soddisfa circa il 2,4% del proprio fabbisogno di elettricità, ovvero i consumi di 35 milioni di cittadini.
Danimarca, Germania e Spagna sono i paesi leader nella produzione di energia eolica.
In alcune Regioni di tali Paesi la penetrazione dell’eolico ha conquistato valori fino a pochi anni fa inimmaginabili.
La Danimarca, che già ad oggi soddisfa il 20% del proprio fabbisogno elettrico con impianti eolici, persegue l’ambizioso obiettivo di coprire con l’eolico, entro il 2030, ben<br>il 40-50% dei propri consumi di energia.
Anche in Italia negli ultimi anni si è assistito ad un trend di crescita molto positivo, nonostante il brusco rallentamento registrato negli anni 2002 e 2003.
La Comunità Europea ha provveduto a predisporre un quadro normativo di riferimento per gli Stati Membri, con il quale sono stati fissati gli “step” obbligatori di incremento nella produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili.
L’obiettivo assunto dall’Italia a livello mondiale e comunitario è di incrementare la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili del 25% entro il 2010.
Non bisogna dimenticare che l’Italia non solo importa circa il 20% dell’energia elettrica che consuma, ma anche la quasi totalità delle materie prime fossili utilizzate nella produzione interna di energia da fonti tradizionali.
Dunque, l’importanza del ricorso alle fonti rinnovabili – per loro natura inesauribili, pulite e presenti in larga misura nel nostro territorio nazionale – non attiene soltanto gli aspetti connessi alla riduzione, peraltro essenziale, degli agenti inquinanti, ma garantisce una indipendenza energetica, il cui raggiungimento permetterebbe al nostro paese di affrancarsi dalle sempre più frequenti crisi dovute alla scarsità delle risorse energetiche di cui ad oggi disponiamo.